sabato 16 febbraio 2013

Il terrazzo degli orrori



Stamattina ho cominciato a dare uno sguardo ai due terrazzi di casa, i quali sembrano usciti da un disastro atomico.
In inverno, tutto quello che c'è, me lo dimentico.
Solo che oggi complice l'aria tiepida, dopo giorni di vero gelo, ho messo il naso fuori in maniera "guardante".
Ovvero con l'occhio da pollice verde, scoprendo che:

I tulipani stanno crescendo, almeno credo lo siano. Poi c'è una cassetta in cui a ottobre avevo seminato qualcosa, ma sinceramente non ricordo cosa. Vedremo. La cosa certa è che sono fiori.
I quattro hibiscus, i due palustri, il sinensis ad albero e il syriacuse piccolino, mi sembrano in forma.
Anzi. I due palustri stanno preparando le gemme, quindi fra poco dovrò tagliare tutti i rami secchi per fare spazio a quelli nuovi.
Il tronchetto della felicità ormai, non lo ammazza niente. Ho invaso mezza lombardia con i suoi figli e talee.
Ne ha passate di tutti i colori poveretto e anzi,   gli metterò vicino anche i due palustri.
E quest'anno andranno svasati tutti.
Il tronchetto lo metterò a dimora definitivamente in un vaso più grande, non credo di sfoltirlo, ma sicuramente inserirò dei bulbi e qualche ricadente, giusto per rendere il tutto più armonico ( e soprattutto impedire alle cocciniglie pelose di usare il vaso come lettiera alternativa), mentre i palustri pensavo di abbinarli a qualche annuale che infoltisse la base.
Non lo so. Intanto c'è ancora un mese per decidere.
Ed ecco la carrellata del terrazzo degli orrori, ma che in primavera e in estate diventa un tripudio di fiori e colori.
Altro che Garden
Tzè.











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